Mi viene chiesto: dove si coltiva il cioccolato?

Tesori, il cioccolato non si coltiva, come non si coltivano la pastasciutta o i libri.
Sono certa che in realtà volevate chiedere:

Dove si coltivano le materie prime con cui si fa il cioccolato?

Ricominciamo, quindi.

Parlando di cioccolato fondente (visto che quello al latte e quello bianco hanno in più appunto il latte che spero tutti sappiamo da dove provenga), possiamo dire che è composto da due ingredienti (sì, trascuro aromi e lecitina):

  • Cacao
  • Zucchero

Lo zucchero può essere “di canna” o “di barbabietola”.
Generalmente è “di canna” se il cioccolato viene prodotto negli Stati uniti o in zone Equatoriali/Tropicali, è “di barbabietola” se è prodotto in Europa.
Questo perché è di più facile reperibilità a seconda dei casi.

Il cacao invece è il seme della pianta Theobroma Cacao, la quale vive solo nella fascia Equatoriale e Tropicale, se escludiamo le piante che vengono ammirate nelle serre e negli orti botanici, dalle quali però certamente non si ricava abbastanza materia prima per un cioccolato.

Ho colorato le zone del mondo in cui può essere (e viene) coltivato il cacao.
Forte, ho utilizzato questo sito: mapchart.net

E di cacao ne viene coltivato tanto!
Secondo i dati diffusi dalla FAO, la produzione mondiale di fave di cacao nel 21° Secolo è passata da 3,3 a 5,2 milioni di tonnellate annuali.
Parlando di ettari destinati a questa produzione, si è passati da 7,6 milioni di ettari a 11,7 milioni, distribuiti ormai in tutto il mondo.

Bisogna ricordare che, ad ogni modo, l’origine ancestrale della pianta è il centro-sud America (Amazzonia) e che al di fuori di quest’area dove troviamo una enorme varietà genetica spontanea, esistono solo “cloni”. Questo vuol dire che le piante dei frutteti sono tutte figlie di un unica (o di poche piante); questo da un lato fa sì che si sia potuto selezionare un tipo di cacao più resistente a determinate situazioni climatiche, dall’altro lo rende molto più fragile di fronte a specifiche malattie.
Ecco perché se si sente parlare di “mono-origine” un poco si sorride: non è solo dicendo dove viene coltivato il cacao che si sa “che tipo di cacao” sia.

Il concetto di “cloni”, poi, non deve meravigliarci: se mai avete mangiato una mela “Golden” dovreste sapere che proviene da un albero che non è nato da un seme “Golden” ma da, appunto, il clone di una pianta madre ottenuto tramite innesto (tecnica utilizzata da secoli, mica si parla di ingegneria genetica eh).

Questa del melo è la stessa dinamica che si applica con il cacao (e con infinite altre piante di cui facciamo, forse inconsapevolmente, larghissimo uso quotidiano).

File:Innesti-01.png - Wikipedia
Modalità di innesto (Immagine che trovate in Wikimedia se approfondite)

Quanto c’è da imparare, vero?

Ecco tutto, fatemi sapere se vi è piaciuta questa nota o se avete voglia di sentirmi raccontare qualcosa ancora. Sarò felice di spiegare, nel limite delle mie competenze, quello che mi chiederete!

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